Inside Kotoko: analisi audio-visiva
Kotoko di Tsukamoto Shin’Ya si caratterizza certamente per la particolare attenzione che il regista ha dedicato alle questioni relative alla forma, che qui viene investita di una portata...
View Article“To be for peace is not a political statement”. Essere per la pace non è una...
Perché questo è per Eyal Sivan il cinema: politica. O meglio: il mostrare in maniera chiara ed esplicita il proprio punto di vista. Politico. La sua carriera cinematografica prende avvio infatti dalla...
View ArticleTabu e la saudade dello sguardo
Qualche anno fa, Antonio Tabucchi, nel «tentativo dissennato di spiegare a un amico una parola indefinibile», scrisse una lettera destinata a Remo Cesarani: «Ebbene, caro Remo, proverò a cacciare con...
View ArticleO passado e o presente: inventori di un tempo immaginario
«Questo cinema non sta dalla parte dello spettatore. Lo invita al lavoro più che al piacere, o, per essere più precisi, al piacere del lavoro»(Alberto Seixas Santos)
View ArticleAttesa di un'estate
Essere dentro una stagione che attende la prossima. Così le immagini si susseguono, il prima e il dopo, il presente con il passato tra le ombre di un interno, le ombre come un grumo di silenzio e...
View ArticleCoreografia tragica: Medeas
La profondità, la stratificazione di Medeas, tutta una densità, una volumetria delle immagini che tendono a non sciogliere il “problema”, o almeno le colpe, ma a cobilanciarle nella carne della...
View ArticleIl cinema come corpo chiuso: intervista a Andrea Pallaoro
Wunderkammerè una casa con delle stanze che sono scatole che sono mensole che sono vetrine che mettono in mostra pezzi, parti, corpi e oggetti, madre e figlio. Wunderkammer significa stanza delle...
View ArticleLa Storia è un'astrazione: intervista a Edgar Reitz
Intervista di Giampiero Raganelli a Edgar Reitz già comparsa su Internazionale.Dopo la monumentale saga di Heimat, in tre parti più Heimat-Fragmente: Die Frauen, il regista Edgar Reitz torna...
View ArticleLa Tauromachia. La mente che astrae e il sangue che scorre
«Più i rapporti delle due realtà saranno lontani e giustipiù l’immagine sarà forte»(André Breton)«Non credo alle cose ma alle relazioni tra le cose»(Georges Braque)«Mai ho conosciuto un amore che non...
View ArticleIl corpo (filmico) della musica
Il cinema, assunto come uno dei prodotti più aberranti dell’industria culturale, era (assieme al jazz e alla musica d’intrattenimento) la bestia nera di Adorno, che si rifiutava di compiere qualunque...
View ArticleEditoriale. Specialmente il cinema
«[...] La filosofia, com'è stata prodotta e nutrita dalla poesia nell'infanzia del sapere, e con essa tutte quelle scienze che per mezzo suo vengono recate alla perfezione, una volta giunte alla loro...
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